Con questo termine si indica la tendenza, da parte dei professionisti, a “preparare un cuscinetto di sicurezza” esplorando opzioni lavorative alternative pur restando formalmente impiegati.
Per alcuni può essere interpretato come un segnale di disaffezione o di minore partecipazione alla vita aziendale. In realtà, riflette una strategia proattiva in risposta a un mercato in continua evoluzione, dove la flessibilità è un valore. Per le aziende, questa tendenza diventa un’occasione preziosa per ascoltare in profondità e intervenire in modo mirato.
Da minaccia a leva strategica: l’approccio data-driven al Career Cushioning
Piuttosto che temere il fenomeno del Career Cushioning, il dipartimento HR può abbracciarlo come segnale precoce delle esigenze, ambizioni e criticità vissute dai dipendenti. Attraverso strumenti avanzati di People Analytics e HR Intelligence, è possibile trasformare dati e comportamenti in insight decisionali e azioni mirate.
Uno dei modi più efficaci per anticipare la fuga di talenti è comprendere come evolvono le competenze e le aspirazioni interne. Le piattaforme di skill mapping consentono di analizzare il livello attuale e potenziale delle competenze di ogni dipendente, identificando eventuali mismatch tra ruolo e obiettivi personali.
Ad esempio, se uno sviluppatore di software inizia a mostrare interesse per l’intelligenza artificiale, l’azienda può offrirgli un percorso di formazione prima che decida di cercare nuove opportunità altrove.
Le tecnologie predittive consentono di incrociare diversi dati HR, come la partecipazione a survey, le interazioni interne e il livello di engagement sulle piattaforme digitali, in modo da individuare segnali che potrebbero indicare un calo di motivazione o coinvolgimento. Non si tratta di “controllare” i dipendenti, ma di comprenderne meglio bisogni e ambizioni, così da poter agire in modo tempestivo e mirato.
Insight utile: una riduzione dell’attività su strumenti collaborativi o una minore risposta a survey relativi al clima aziendale può essere il preludio di una volontà di cambiamento.
Attraverso dashboard integrate e modelli di analisi predittiva, è possibile identificare i fattori che più incidono sulla soddisfazione e motivazione dei team. Elementi come mancanza di feedback, stagnazione del ruolo o percezione di scarsa equità sono spesso alla base del Career Cushioning.