Durante questo incontro, abbiamo esplorato temi importanti per il futuro del recruiting. Ci siamo concentrati sull’uso dell’intelligenza artificiale. Abbiamo discusso come questa possa migliorare l’efficacia e l’equità nei processi di selezione.
Un inizio ispirato alla tradizione e all’innovazione
L’evento si è svolto in un luogo che unisce tradizione e innovazione. Questo forte messaggio mostra il bisogno di evoluzione nel recruiting. L’elemento umano rimane sempre al centro. L’obiettivo dell’evento è stato discutere come l’intelligenza artificiale può ridurre i pregiudizi, garantendo una selezione più equa dei candidati. Così possiamo costruire un futuro migliore per il settore.
Case studies sull’adozione dell’AI nel recruiting
Durante il forum, sono state condivise diverse esperienze dirette con l’adozione dell’AI nel recruiting, da cui sono emerse considerazioni interessanti.
1. CV ciechi e mobilità interna
Un’organizzazione ha implementato un sistema ATS basato sull’AI, puntando sull’automatizzazione della selezione e sulla riscoperta dei candidati passivi (coloro che erano stati respinti in passato).
- Punti di forza emersi: la funzione di un CV cieco per promuovere la diversità e l’integrazione con il sistema di gestione del personale per favorire la mobilità interna.
- Criticità: difficoltà di adattare la soluzione nei paesi con basso volume di assunzioni, dove il sourcing manuale rimane essenziale.
2. Note automatiche nei colloqui
Un’altra realtà, nelle fasi iniziali del percorso di adozione dell’AI, ha introdotto uno strumento che prende appunti automaticamente durante i colloqui, analizza il linguaggio e le dinamiche di genere.
- Punti di forza emersi: riduzione dei bias.
- Criticità: necessità di una maggiore integrazione con i sistemi HR già esistenti.
3. L’integrazione con strumenti di produttività
Un’organizzazione ha esteso l’uso dell’AI con un assistente digitale per la registrazione delle riunioni e la gestione delle interviste.
- Punti di forza emersi: standardizzazione dei processi e riduzione dei pregiudizi.
- Criticità: bisogno di un controllo attento sull’adozione, per garantire la sicurezza dei dati.
4. Sourcing con AI invisibile
Un altro caso ha visto l’utilizzo dell’AI per il sourcing, mediante uno strumento in grado di identificare profili pubblici online in linea con specifiche job description.
- Punti di forza emersi: aumento dell’efficienza dei recruiter, in particolare nei settori dove è più difficile reperire talenti, come quello manifatturiero.
Sfide e opportunità: il futuro dell’AI nelle Risorse Umane
Un tema centrale emerso durante il forum è stato quello della integrazione degli strumenti. Molte aziende hanno sottolineato che l’uso di molteplici piattaforme – ATS, chatbot, strumenti di schedulazione – crea un’esperienza frammentata che può risultare difficile da gestire. La visione ideale per il futuro è un sistema integrato. Questo sistema deve gestire tutti i processi di recruiting, in modo fluido e sicuro. Non deve richiedere complesse personalizzazioni.
Inoltre, la gestione dei dati e la conformità al GDPR sono emersi come temi fondamentali. L’uso di AI, in particolare nelle fasi di registrazione delle interviste, impone che i candidati diano il consenso esplicito per la raccolta dei dati. L’eventualità che alcuni candidati rifiutino di essere intervistati da AI può creare rischi di disuguaglianza. Il loro profilo potrebbe non essere analizzato come quello degli altri.